MEDICO UROLOGO E ANDROLOGO

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Dott. Umberto Santaniello

"Ascoltare un paziente non richiede solo strumenti e nozioni mediche... bensì un ingrediente tanto semplice quanto raro da trovare... umanità"
(Umberto Santaniello)

 

Descrizione

La vescica urinaria è un organo muscolare cavo, impari e mediano del bacino, è deputato alla raccolta dell'urina prodotta dai reni che vi giunge attraverso gli ureteri. Dalla vescica l'urina viene periodicamente espulsa all'esterno attraverso l'uretra. L'uretra decorre attraverso un diaframma urogenitale costituito da muscolatura striata sottoposta a controllo volontario, o sfintere esterno. Il processo di emissione dell'urina, detto minzione, porta allo svuotamento periodico della vescica urinaria per mezzo di un riflesso automatico del midollo spinale che stimola la contrazione del muscolo detrusore, fascia muscolare liscia che forma uno strato della vescica.

Embriologia

La zona superiore del seno urogenitale primitivo (endoderma), che si era diviso dalla cloaca grazie allo sperone urorettale, formerà la futura vescica urinaria. Questa zona del seno urogenitale primitivo si espande incorporando nella parte posteriore i segmenti terminali dei dotti di Wolff (mesoderma) e degli ureteri. Gli orifizi cambiano di posizione, quelli degli ureteri passano in alto e ai lati, mentre quelli di Wolff finiscono trascinati in basso. Questi movimenti finiscono col lasciare parte dei tessuti mesonefrici incorporati nella parete posteriore della vescica, formando una struttura di forma triangolare che prende il nome di trigono (area triangolare i cui angoli posteriori sono costituiti dai due orifizi ureterali e l'angolo anteriore dall'orifizio uretrale interno), appunto. Alla fine del terzo mese si ha la definitiva definizione della vescica con due processi: il mesoderma della splancnopleura adiacente forma la muscolatura e l'allantoide si oblitera formando il cordone che sospenderà la vescica alla parete anteriore dell'addome, l'uraco. In definitiva la vescica deriva dall'endoderma del seno urogenitale primitivo e dal mesoderma del mesonefro. Il collo vescicale lo troviamo tra la vescica e l'uretra.

Anatomia macroscopica

L'ampolla vescicale è formata da due parti: il fondo e il collo. Il fondo costituisce il deposito dell'urina, il volume vescicale è estremamente variabile: lo stimolo alla minzione inizia a percepirsi tra i 250 e i 300 ml, ma essendo molto elastica in condizioni eccezionali può arrivare a 2 litri; il collo, lungo 2–3 cm, si connette con l'uretra fino al meato uretrale esterno. Nelle femmine il collo coincide col punto di uscita delle urine (uretra posteriore), mentre nei maschi l'uretra posteriore si estende attraverso il pene e prende il nome di uretra anteriore. La forma della vescica è diversa tra i due sessi. Nel maschio si presenta sottile ed allungata, nella femmina, invece, più sferica. Nel maschio inoltre le ghiandole sessuali accessorie, ovvero prostata e vescicole seminali, si situano alla base della vescica.

La forma della vescica è, tuttavia, legata strettamente allo stato di riempimento degli organi adiacenti. Nella femmina il corpo dell'utero fa sì che la vescica vuota si pieghi in avanti.

Di lato la vescica è circondata da connettivo lasso mentre il suo vertice è fissato alla fascia trasversale tramite i legamenti ombelicali laterali, o vescicali laterali (arterie ombelicali obliterate) e dal legamento ombelicale mediano, o vescicale mediano (che, come detto precedentemente, è il residuo dell'allantoide obliterato e dell'uraco). Grazie al connettivo lasso la vescica può spostarsi verso l'alto quando si riempie. Il muscolo che forma le pareti della vescica è detto muscolo detrusore, un muscolo liscio la cui attività è regolata da fibre nervose simpatiche e parasimpatiche in relazione alle variazioni volumetriche e pressorie percepite dai suoi recettori neuro-muscolari.

Anatomia microscopica

La parete della vescica è costituita da tre strati di differenti tessuti. La tunica mucosa è costituita da un epitelio di rivestimento di transizione (ovvero un tessuto in cui il numero di strati e la forma delle cellule varia a seconda che la vescica sia piena o vuota) e da una tonaca propria di connettivo. Più esternamente abbiamo la tunica muscularis, costituita da fasci di muscolo liscio. Infine abbiamo un rivestimento connettivale chiamato tunica sierosa.

Patologie della vescica

Una malformazione congenita grave è l'estrofia vescicale, in cui essa sporge fuori dall'addome, è dovuta ad uno sviluppo anomalo del mesoderma addominale, ovvero in una insufficienza di muscoli atti a contrastare la pressione dei visceri.

Altre malformazioni congenite meno gravi dipendono dalla mancata o errata obliterazione del uraco che unisce la vescica all'ombelico. Si ha così la formazione di cisti, seni o fistole. Quest'ultima si individua precocemente dacché l'urina fuoriesce dall'ombelico.

I diverticoli vescicali possono essere congeniti ma più spesso provocati da una ostruzione persistente dell'uretra (acquisiti).

Un'importante patologia della vescica è la cistite, un'infiammazione generalmente provocata da un'infezione (Escherichia coli, Proteus, Klebsiella, Enterobacter).

La ritenzione urinaria acuta è senz'altro una delle patologie di maggior riscontro a livello vescicale, soprattutto nel sesso maschile. Nel maschio la causa più frequente è l'ipertrofia prostatica che strozza il primo tratto dell'uretra. Altre possibili eziologie sono: la stenosi infiammatoria dell'uretra (soprattutto gonococcica), l'incuneamento di un calcolo nell'uretra (raro).

Le più temibili patologie non congenite sono ovviamente le neoplasie, che si dividono per derivazione in:

  • tumori uroteliali (90%), che derivano dall'epitelio di transizione, tra cui:
  • benigni

    - Papilloma invertito

    - Papilloma (esofitico)

    maligni

    - Carcinoma papillare uroteliale

    - Carcinoma in situ

  • tumori mesenchimali (5%), che derivano dalla muscolatura o dal connettivo della parete vescicale, benché rari, tra i più comuni il leiomioma benigno e il leiomiosarcoma maligno negli adulti, il rabdomiosarcoma embrionale maligno nei bambini
  • tumori di derivazione epiteliale ma non uroteliale, tra cui il carcinoma a cellule squamose e l'adenocarcinoma, e tumori di derivazione neuronale, tra cui il carcinoma a piccole cellule (5%).

Patologie


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